sabato 24 aprile 2021

Un gesto rivoluzionario

Ci sarà sempre un mercato più esteso del nostro mercatino rionale che detterà i prezzi e le scelte economiche al nostro posto: mandarlo a quel paese è un atto politico o di poesia? Pretendere di organizzare la nostra convivenza secondo i dettati contrari all’attuale macelleria sociale è gesto politico oppure etico? Fregarsene delle necessità dei mercati globali e tornare alle nostre dimensioni vere è la vera rivoluzione

giovedì 22 aprile 2021

A Sud!


Sento che oggi davanti all’attacco continuo e perverso, nella sua totale ignoranza, 
verso una parte di questa penisola, 
dire senza fronzoli nè giri di parole che il Sud è parte fondamentale 
per il lavoro, la cultura e la società dell’Italia è diventato indispensabile. 
Che siano gli altri ad affannarsi in livorosi e sciocchi distinguo, 
che siano altri a studiare e capire dove risiede il fascino assoluto di questa terra;
 io lo so da sempre. Spero di continuare a raccontarlo qui.

mercoledì 21 aprile 2021

Infine

Infine ci voleva del tempo per capire,
 un tempo non definibile, breve o lungo che fosse. 
Tu eri appunto il mio tempo, quello che mi serviva per raccontarmi nei gesti più disparati
e apparentemente lontani. 
L’amore era un patrimonio enorme e noi non potevamo contenerlo tutto… 
si apre un interruttore, un giorno, e poi a ondate la vita ti porta via come un fiume in piena 
e tu non puoi rifiutarti di essere diverso da prima! 
Il treno mi distanziava come un replay al contrario. 

martedì 20 aprile 2021

Un’esistenza parallela


Qui sui blog viviamo un’esistenza parallela riuscendo a rovinarci anche quella, è il segno inequivocabile della stupidità umana, della nostra comune impotenza di fronte a situazioni che nascono diritte e proseguono deformate dai nostri fantasmi. Io continuo a scrivere, non mi importa se e quanto virtuale sia questo gesto e i suoi diretti prodotti

lunedì 19 aprile 2021

Il mio web, una risposta per Ness

Ness, ciao, proviamo a mettere tutti i tasselli di questo discorso assai complicato al loro posto. Parliamo del virtuale, teoricamente aria fritta, praticamente tutta un’altra storia! 
Ho una esperienza grandissima su questo argomento, ci sono stato dentro fino al collo e ho rischiato di affogarvi dentro…forse è successo. Il corpo del sottoscritto è stato spiaggiato su una riva solitaria e nessuna organizzazione di soccorso ha mai intrapreso una spedizione di soccorso, tienilo sempre a mente Ness, siamo soli! Totalmente soli nel web, i sorrisi, le lusinghe di prima spariscono poi in un fiat appena sorge un problema. 
Ho letto il post di Gus e i commenti in calce, ho letto quindi la realtà virtuale di quel momento. Non mi sono sorpreso io ho sopportato di peggio. Però Gus è insopportabile ed anche sciocco perché far da volano a cortili di questo tipo è da sciocchi o meno. Gus è il tipo di blogger che io non sopporto, arrogante, giudice ad interim, cristiano a un tanto al chilo, subdolo a mio parere (ho letto altrove cose sue che me ne danno prova) cerca anime fragili cui ammannire soluzioni esistenziali…o altro. Chi non accetta minus quam considerandum est!  se lo commenti inevitabilmente finisci nel giro ed io non ne ho alcuna voglia. Ma non è il solo in rete. Innanzitutto partiamo dalla nostra scrittura: se scriviamo del vero, della nostra vita vissuta, si sente. Chi legge sa che sta scrutando dentro l’intimo “reale” di una persona e credimi per molti la tentazione di farla propria e a proprio piacimento è fortissima. Se proponi favolette, fantasie, biscottini da salotto è meno facile colpirti; SE TI CHIUDI TI FANNO MENO MALE, SE TI APRI SEI NUDO. Quanti hanno la misura giusta? L’educazione giusta? La cultura adeguata? Il web permette qualsiasi cosa e qualsiasi cosa può accadere. Ti sei mai chiesta il perché dell’enorme diffusione della moderazione preventiva sui blog? 
Secondo capitolo: i lettori di un blog, o meglio, gli abituè, i fan, il cerchio di lettori che normalmente commentano e riempiono il blog di un coro unanime di gradimenti, carezzine dell’ego, concordanze ideologiche…Il cerchio diventa in genere un branco e esso ti difende…o attacca in tua vece. Il branco è una cassa di risonanza potente, tu puoi chiudere la bocca a un interlocutore diretto ma egli può massacrarti su altri blog e con voci diverse. Il blog roll che abbiamo di lato è in questo caso una pista perfetta per danneggiarti in casa altrui, pensaci, lo stesso vale per il link diretto di un commento. In ogni caso se il tuo blog diventa un’arena di questioni velenose, gossip da 2 soldi, se commentarti diventa l’occasione di essere a propria volta colpito dal cretino/a di turno la gran parte dei lettori se ne va!!! Non dice una parola per dissociarsi o difenderti, semplicemente e spesso sdegnosamente se ne va da un blog in cui girano strani individui. La gran parte dei blogger evita in gran fretta un luogo in cui la sua opinione può causare effetti riflessi incontrollabili. RESTI SOLO COME UN CANE. PUNTO. Se scrivi di tuo e della tua vita vera può capitare che qualcuno sia così profondamente attratto da ciò che scrivi da innamorarsi dello scrittore: oltrepassa il confine della misura tra scrittura e lettura, si immedesima tanto da diventare parte del testo…parte di te. Io scrivo così da sempre, non so fare altro ma non cerco avventure erotiche in rete eppure me ne sono trovato tra le mani almeno 4 in dieci anni. Colpa mia? In parte sì in due casi, errori gravissimi da umana debolezza, da maschile debolezza. Errori che non ripeterò mai più a prescidere. Dieci anni fa, lei si chiama Antonella Salera https://gliannieroici.blogspot.com/2011/09/ Bella donna, buona scrittura, intrigante come lei, parole a sorpresa come la linea delle sue splendide gambe. Eros sottile e ipnotico, una magnifica trappola per un uomo. Antonella mi chiese di scrivere un blog a due mani, il mio. Dissi di sì e come un minchione le diedi la password per entrare da me e scriverci sopra. Dopo un mese lei iniziò a commentare su altri blog come se fossi io, ero io dal link del blog! Infine scrisse un post copia e incolla preso da un blog letterario raffinato e elitario, poi disse in anonimo alla scrittrice di venire a curiosare da me e vedere cosa gli avevo fatto! Un finimondo, uno sputtanamento colossale, coperto di vergogna come un ladro! Sconcerto, commenti sdegnati da me e anche, ovviamente, su altri blog. Ci fosse stato uno che abbia pensato che c’era puzza di bruciato. Un mese dopo Antonella, scrive da lei un bel post ridanciano in cui spiega come ha fatto fesso un uomo di mezza età con gli ormoni fuori controllo: ne hanno riso in tanti, nessuno mi ha chiesto scusa! 
Cinque anni fa, lei si chiama Biagia Cerrito, ragusana sessantina avanzata, famiglia nobile, ottima cultura, grande fascino https://stregabugiarda.blogspot.com Misura e carattere diverso da Antonella, maggiore classe, stessi difetti. Commentava con grande intelligenza e mi affascinò per tale motivo accettai di scambiare numero di telefono e mail. Perse la testa, io dovevo essere solo ed esclusivamente suo, per tale motivo iniziò a sfottere chiunque commentasse da me, lo faceva puntualmente anche sui blog di chi mi seguiva. Infine la cosa più terribile di tutte: pubblicò da lei parti di mail private intercorse tra noi atte a dimostrare quale pessima persona io fossi e come non avessi alcun diritto di rimproverarla per un gesto così vergognoso. Gingi è stata un colpo mortale per la mia permanenza sui blog, qualcosa che non riesco a scordare. Ho scritto alcuni post avendo lei nella testa, non lo rinnego, erano sentiti, scritti con la coscienza di avere un interlocutore di pari livello. Fu una delusione tremenda ma quei post sono ancora là, per Enzo avevano in ogni caso un loro senso alieno agli insulti della vita. Tutto quanto è avvenuto negli anni a seguire è stato segnato dall’esperienza con lei; ho avuto problemi a causa sua con altri blogger che mi hanno dato un ostracismo volgare e duraturo. Una su tutte Tereza alias Sabina khttps://artepsychesabina.blogspot.com Una pasionaria di sinistra malata di intellettualismo, dura, convinta di essere una spanna sopra tutti. Mi ha ridicolizzato, escluso con una cattiveria gratuita enorme: Sabina inoltre ha usato con me un sistema ormai diffuso cioè cancellare i miei interventi o a volte cancellare l’intero post…così io lottavo con un fantasma e apparivo ridicolo. Vedi Ness, questi sono solo pochi casi ma illuminanti: sono addivenuto alla conclusione che il web non fa per me. Oppure io non sono tipo da web…non c’è nulla di male, si può continuare a scrivere pur senza interlocutori o discutendo solo con una minima parte di essi. Un blog per me ha senso se è costruttivo, liberatorio, se ti migliora se ha una sua dignità. Altrimenti è solo una prova stucchevole di nessun valore o peggio. La vedevo diversamente 10 anni fa, avevo ben altre speranze e scrivevo di conseguenza. Mi sono inasprito, prosciugato, sfinito in diatribe stupide e miserande. Abbi cura di te Gesualda e ricordati di me se puoi.

L’unica redenzione


E’ lì l’origine della qualità speciale della narrativa e della letteratura siciliana: dentro il deficit e l’insicurezza, dentro il disagio di chi vive ogni ora sulla frontiera di un possibile e definitivo collasso. Lo scrivere è la nostra redenzione, l’unica possibile e, come tale, portata ai massimi livelli. Soffriamo di un sonno inspiegabile. La storia scuote da millenni coi suoi marosi la Sicilia e noi senza un perché decifrabile siamo ancora qui in eterna attesa di una nuova legge, un nuovo segno che spiegherà alfine questo lungo e fantastico sonno della ragione. Nostro che di molti altri non c’è materiale.

domenica 18 aprile 2021

A margine

A margine
Sto qui sul confine tra lettura e comprensione
privata.
Non è detto che la visione dal margine sia
meno profonda.
Da dove viene la musica sottile che hai lasciato
sull’uscio della tua scrittura?
L’immagine , la stanza
la tenda,
la vita
non sono lì per caso.
Non traduci
non traduco
i margini son fatti per
sfiorarsi,
gli alfabeti sono andati altrove
qui solo emozioni.