A vent’anni non puoi trascorrere la tua vita appoggiato a un legno, hai bisogno d’altro senti lo stimolo di altre cose, c’è il sesso e il suo profumo… ci sono le donne, l’altra faccia del pianeta. A ventanni dimentichi e bruci in fretta. I miei vent’anni furono l’idea di avere molte alternative e di poterle percorrere a piacimento quando e come volessi. Non è certo una cosa nuova, è il frutto di una certa stagione della vita, ma se mai ci fu una generazione che chiuse la porta in faccia al passato, anche quello prossimo, e si avviò baldanzosa nella sicurezza di poter fare da sé, quella fu la mia. E se mai ci fu una generazione bisognosa invece di un qualche legame con passato e che questo legame ha massacrato anche questa fu la mia.
sabato 27 febbraio 2021
venerdì 26 febbraio 2021
Una traccia
Scrivo da quando ero un ragazzino per un’esigenza intellettuale ed esistenziale e prima d’ora non mi ero mai curato delle conseguenze: credo di non avere alternative a questo atteggiamento. Però sento fortissima l’esigenza di tornare a leggere il cartaceo e di dedicarmi un tempo diverso. Il motivo profondo di questo spazio che state visitando è appunto lasciare una traccia di me qui, in mezzo alle cose che ho amato e che vorrei restassero incollate al mio cuore anche nell’ultimo viaggio.
giovedì 25 febbraio 2021
Il gioco delle parti
Il condizionamento operato da esigenze di ambiente lavorativo, familiare o altro funziona come un freno inibitorio: è un gioco delle parti pirandelliano, non puoi uscirne se non trovi un’altra parte con nuovi stimoli e nuovi obiettivi da perseguire. Quello che è stato prima ci lega, ci rende goffi e, soprattutto, è risaputo molti di noi vogliono altro da se stessi, cose che giacciono nascoste dentro da sempre e che un blog può mettere in vetrina. Io non ci trovo nulla di male in tutto ciò.
Il pericolo vero è la metamorfosi, l’ipertrofia incontrollabile delle nostre facce che ci impedirebbe poi di riunificarle in quello che siamo come unità: perché siamo unici e lo sappiamo appena spegniamo il computer.
mercoledì 24 febbraio 2021
Una vecchia storia
La moderazione è lo specchio della nostra assoluta mancanza di cultura e della inciviltà spacciata con spocchia per libertà d’espressione. Nell’abisso che sto guardando sotto di me ci sono anche tutti questi inaccettabili orpelli di cui la blogosfera è piena, la riedizione stucchevole di un mondo falso e pettegolo pieno di invidie e senza un briciolo di vera gioia. Io quando leggo certi blog mi illumino e godo non provo altro che piacere, non penso subito dopo a inficiarne l’armonia, penso invece a seguirne le tracce.
martedì 23 febbraio 2021
Terrone
Esaltare la propria terra, difenderla per principio non è gesto equilibrato e nobile sic et simpliciter: è prima di tutto una reazione fisiologica proporzionale all’aria che si respira ormai da tempo in questa Nazione. Maggiore e più insidiosa è la denigrazione continua e argomentata nei confronti del sud tanto più immediata e stizzosa è la mia reazione.
lunedì 22 febbraio 2021
domenica 21 febbraio 2021
LYRICAE
Ungaretti a quattordici anni, quasi di nascosto chissà poi perchè. Ma dirlo ai ragazzi del pallone non era proprio il caso, io avevo una grande biblioteca a casa loro no e in più ero siciliano, dir loro di Ungaretti sarebbe stata l'occasione per alimentare un rancore subdolo che io non avrei saputo gestire. Negli anni a venire ci furono poi Pessoa, Emily Dickinson, Garcia Lorca, Neruda; attorno ai sedici diciassette anni causa innamoramento e società spuntarono Wystan Auden e Edgard Lee Master (complice un De Andrè favoloso). Non ha nessuna importanza dire qui di tutti gli altri ma ci sono stati e ci sono, forti e immanenti, la poesia mi ha trasfigurato l'anima e ancora oggi se leggo Montale o Sylvia Plath vado in luoghi di cui non ho mai scritto. Vorrei farlo, vorrei tanto che fosse questa la mia ultima fatica, il mio cerchio chiuso. Scrivere di poesie, riproporle e raccontare i loro autori perchè dicendo di loro finalmente parlerei di me in modo nuovo e più adeguato alla mia essenza. Vedete? Il blog è qui, terminato e placido, per certi versi lontano e definito. Qui dovrei avere la forza di pubblicare i prossimi dieci anni di rete ma a modo mio. E' un compito immane.
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