Ho frequentato le scuole inferiori che ero nell’Italia del primo 900: quella dei bambini ordinati in fila, con i grembiuli tutti uguali, gli occhi grandi spalancati sul futuro immediato. Sono entrato alle scuole superiori che erano trascorsi, in due anni, due secoli: i grembiuli strappati, i banchi ordinati in semicerchio, la carta dei libri usata per rollarsi spinelli, gli occhi a spillo a temere il futuro. Quando 9 anni fa riflettevo al fardello dei miei 60 anni trascorsi tra l’infanzia nell’isola, il 68 adolescenziale e durissimo a Milano e la maturità fra le braccia e il cuore del sud, accidenti, mi dicevo senza modestia, è un tesoro inestinguibile. E cominciai a scrivere su un blog.
sabato 11 aprile 2015
giovedì 9 aprile 2015
Pensieri in testa
Lei vive raccolta dentro un silenzio che è il passaggio per la metafisica della vita di tutti noi: ci penso di tanto in tanto. Mi fisso e mi perdo seguendo sentieri estranei al comune sentirsi vivi…. capisco molte cose per poi dimenticarle volutamente. Non potrei vivere nel mondo, non con quei pensieri in testa.
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