Questo post me lo devo e te lo devo, almeno per quella lettrice fissa che da tempo mi gratifica della sua attenzione: ciò che scrivo è perfettamente attinente alla mia sensazione come blogger e come persona da qualche mese in qua.
Credevo in alcune cose e pensavo di fare sempre a modo mio, anzi ero certo che nessuno se ne sarebbe adombrato. Mi dicevo, se almeno qui non sei libero di manifestarti per intero, di seguire il tuo istinto primordiale che senso ha aprire un blog? Sbagliavo, il fatto che ho continuato confusamente in gran parte a fare a modo mio non significa che sia il modo migliore di agire, ma questa non è una lezione di autocritica. è la trasposizione di una fine che sento imminente...anche in questo la scrittura è una liberazione per me. Ho il tempo a scadenza ormai.
Esistono blogger di valore, sono pochi, hanno cose da dire vere e le sanno dire: non sono quasi mai facilmente commentabili perchè sul loro tessuto intellettuale e letterario non c'è nulla da aggiungere. Esistono blogger "normali" che talvolta esplodono in una bellezza travolgente e tu non sai perchè e non li commenti ugualmente perchè la bellezza è abbagliante. Ci sono infine blogger mediocri, la gran parte, che riempiono di voci l'etere e vengono commentati in modo irrefrenabile. In ogni maledetto caso non è il numero dei commenti che fa il blog ma la loro qualità ed essa è legata in modo proporzionale al tenore di ciò che il lettore trova nel post.
Perchè la bellezza è contagiosa come la stronzaggine o la volgarità.
Non si può negare che spedire nell'etere il proprio riflesso esistenziale prevede la speranza di riceverne un'eco. Negarlo significa mentire...se dico ti amo vorresti sentire almeno un "IO NO!" Quando non so che dire non dico, leggo attentamente e quasi sempre viene fuori l'anima nuda di chi ha scritto ( anche se l'autore non vuole): è a quel punto che ho voglia di lasciare una carezza o un piccolo segno di gratitudine per il piacere di aver condiviso ma dire solo ciao mi sembra sempre troppo poco... Io sono certo che i Blog sono nati per comunicare e moriranno per lo stesso motivo ipertrofizzato in modo anomalo e maligno. Le regole imposte sono appunto la metastasi di questo modo bastardo di intendere il blog: a me è sempre successo di non ricevere parole se non regalo parole, la mia intuizione non basta ci vuole la dichiarazione palese di essa! Dopo qualche settimana di scarso commentare la quasi totalità dei tuoi contatti si stanca e ti lascia vuoto a scrivere di te gridando in un universo silenzioso e assente.
In genere le cose migliori nascono così, dal silenzio che tira fuori la tua anima letteraria che poi finisce per affogare nel turbinio delle mille voci del web. E' questo che in genere fa stancare un vero blogger: il senso di inutilità profonda del suo stato, non capire, non essere capito, non stare dentro il trend che si è creato...e rendersi conto di essere già altrove. Sono definitivamente sfinito e disamorato, ho poco tempo e nonostante questo dato di fatto ho la presunzione di volere fare TUTTO, rispondere a tutti, leggere tutti, scoprire nuovi blog, incaponirmi in diatribe spinose...scrivere post decenti. E' IMPOSSIBILE! Per me almeno lo è. Per chi scrive solo per avere una chat più enfatica il problema non si pone. Per chi ha deciso apriori di non spogliarsi mai fino in fondo possono bastare gli stracci eleganti lasciati al sole della convenienza. Prima o poi qualcosa accadrà, ma per me sapere che un giorno, in quel momento preciso, io ci sono stato e che qualcuno ha rivolto lo sguardo verso di me e si è sentito meno solo assieme alla mia solitudine per ciò che ho scritto e il modo in cui l'ho scritto per me è un'iniezione di vita che vale per sempre.
Questo atteggiamento di base è insostenibile per più di un certo periodo, io non conosco nessuno capace di reggere il proprio ritratto che risuona in ogni momento nelle parole che regala agli altri per più di qualche mese, perchè inevitabilmente l'assoluto ti abbandona in una dimensione troppo ampia sia per te che per gli altri: così scrivi di meno e meno bene, immiserisci la tua creatura per poterle dare infine il colpo di grazia e chiudere il blog! Ma io non chiuderò del tutto le porte alla mia espressività virtuale, cancellare definitivamente ciò che si è scritto con passione e attenzione significa uccidere l'autore di quelle parole, in questo caso un suicidio. Mi piace pensare, diversamente, che una riga sopravviva al suo autore... a volte penso che mi piace anche l'idea che qualcuno se ne appropri e la faccia sua e anche questo è fuori dalle regole e dal galateo della blogosfera ma è un concetto difficile e pericoloso da definire: su tutti i miei testi c'è il COPYRIGHT ma io parlo di una cosa diversa. Sarei orgoglioso se qualcuno si "appriopriasse" in modo intelligente e creativo dell'anima di quel che ho scritto e lo facesse suo a modo suo, penso che si possa definire un utile scambio intellettuale giocato su un terreno scabroso e instabile. Andarmene da qua adesso, non scrivere più ad alcuni blogger sembrerà l'ennesima sciocchezza o colpo di teatro, per altri somiglierà a un gesto incomprensibile e fastidioso, forse ci sarà chi dirà "finalmente!", altri "figuriamoci se non lo faceva", altri ancora penseranno " vai definitivamente a quel paese!" Per quanto mi riguarda, in fondo, sarebbe una liberazione da dinamiche relazionali con le quali non sono mai riuscito a convivere: la mia intenzione è quella di continuare a leggervi tutti e commentarvi laddove ha un senso farlo ma stare in pace a casa mia, risolvere a monte la questione equivoci e malevolenze che da sempre sono appiccicate ai miei blog senza che io vi abbia mai visto un nesso logico! La mia intenzione è quella di lasciare questo spazio così com'è: nessun cambiamento e una estrema discrezione ma, per chi ne ha cuore, l'opportunità di ricordarsi positivamente di me.
Non posso fare diversamente per quello che ho in mente...nel frattempo il mio tempo svanisce... ho una biblioteca vastissima da esplorare, un pc funzionante alcuni blog da spulciare, Sai bene che in rete girano blog con ritmi e finalità assolutamente diverse da questo mio, io non sono riuscito a fare di più...
E questo post è veramente lunghissimo; ciao Gesualda.