Questo blogger si è “chiuso” esaurendo il suo compito dopo aver per anni visitato anche i più nascosti recessi della sua intimità esistenziale: ho usato le pagine virtuali per raccontarvi e raccontarmi, ho evitato in tutti i modi di aprire le porte ai contesti prettamente ideologici, quelli in cui era più facile istupidire appresso a querelle inutili scritte per giunta con colpevole superficialità.
martedì 4 dicembre 2018
sabato 15 settembre 2018
Est modus in rebus
Nessuno di noi ha limiti, dovremmo una volta per tutte accettare la fantasia e i voli di tutti, solo i nostri pre-giudizi hanno creato questo insopportabile mondo virtuale più scemo e bigotto di quello reale. Incredibilmente stiamo mettendo malamente in pratica l’antico motto latino – Est modus in rebus - con modi prefabbricati e taroccati che delle cose non sanno nulla.
lunedì 3 settembre 2018
Prove d’orchestra
Il vetro opaco che divide il mio mondo dalla immaginazione che chiunque di voi, senza colpe, se ne è fatto, rimarrà la dove è sempre stato, la responsabilità terribile di raccontarvi volute bugie o più che dignitose mezze verità ricadrà esclusivamente su di me: non vi dirò dove e se c’è il trucco, non vi chiederò nulla ma pretenderò molto. Quando le prove d’orchestra saranno terminate, nessuno di noi riterrà queste questioni importanti. Volgeremo tutti il volto verso l’origine della musica e sorrideremo finalmente riconoscendoci dentro il suo divenire.
martedì 24 luglio 2018
I cieli blu cobalto
Bisogna fare un ultimo sforzo e morire: morire ogni giorno alla consuetudine per rinascere alla novità della verità vera. Comunicare un emozione o l’idea di essa fa parte dello stesso concetto, diventa così facile comprendere come chiunque può appropriarsi di queste righe, fagocitarle e farle anche proprie se vuole. L’orgoglio e la tasca eventualmente ne soffriranno, la mente e l’anima da cui son nate non subiranno alcun danno per questo anzi ne godranno per una sorta di narcisistica partenogenesi. I cieli blu cobalto sono eterni dentro di me: ne ho scritto sperando che almeno parte della loro musica giungesse a voi.
lunedì 12 febbraio 2018
E’ stato spesso un piacere
La stanza segreta è qui e adesso, è una storia iniziata molto tempo fa. E’ l’attimo in cui arrivi a quella comprensione che ti sfugge da sempre. E’ un legame profondo, irrinunciabile, uno scrivere e pensare da lontano con una vicinanza intellettuale rara. La stanza è un simulacro dell’illusione di poter condividere ma è anche la definitiva sconfitta di un sogno leggero e invidiabile. Era risaputo, era scontato che l’apertura della porta avrebbe portato con sé una sospensione infinita di questo spazio. La preda si libererà dall’amo con uno strattone e libererà finalmente anche me: un segno di affetto profondo. Io non ho rimpianti, stare qui mi è piaciuto davvero , condividere anche i disaccordi o le reprimende ancora di più. Ma vi sono cose che non è possibile raccontare, forse solo intuire. Grazie a tutti quelli che anche solo per un momento hanno posato lo sguardo qui ricordatevi di me senza astio amate la scrittura e la vita uccidete le ideologie e i luoghi comuni. Se attraverserete lo stretto e annuserete il senso della mia terra io sarò lì sarò ancora vivo. Grazie, Enzo Riccobono
Iscriviti a:
Post (Atom)